Gruppi Riflessivi Centrati sulla Soluzione

Gruppi Riflessivi Centrati sulla Soluzione

Gran parte del background che conosciamo sulle terapie centrate sulla soluzione deriva dall’uso che se ne fa con gli individui. Ci sono poche applicazioni nel contesto organizzativo o di gruppo.

Questo articolo presenta un formato per utilizzare l’approccio solution per lo sviluppo delle risorse umane. Questa metodologia di intervento prende il nome di “Riflessione di Gruppo Centrata sulla Soluzione”.

Questo lavoro è il risultato della scoperta / intervento del gruppo Solutions Focus di Bristol capitanato da Harry Norman e i suoi colleghi.

I Gruppi Riflessivi Centrati sulla Soluzione (GRCS), offrono ai gruppi un modo per condurre riunioni utili in cui il tempo viene valorizzato e viene data completa fiducia ai membri del gruppo nel dare supporto valido agli altri membri. Viene anche data grande importanza alle esperienze, dentro e fuori dal gruppo.

Come nascono i gruppi riflessivi centrati sulla soluzione?

Questo modo di lavorare si è sviluppato durante gli incontri del Bristol Solutions Group (BSG), un gruppo interessato al pensiero e alla pratica centrato sulle soluzioni e all’apprendimento autogestito. BSG ha sperimentato le idee del Reflecting Team (Andersen 1991) e ha iniziato a far emergere un modo di lavorare riflessivo centrato sulla soluzione. Harry Norman, uno dei fondatori di BSG, era interessato e ne ha discusso con il resto del gruppo. Con il tempo ha poi continuato il suo lavoro di ricerca fino a presentare in vari workshop e conferenze il suo lavoro

Attualmente formatori di tutto il mondo utilizzano i team GRCS come strumento di problem solving. I team GRCS vengono utilizzati dai team leader per la risoluzione dei problemi, nel team building, nei contesti di apprendimento scolastico, nei gruppi di tutoraggio tra pari e anche dai gruppi di supporto aziendale.

Come utilizzare questo format ?

I team GRCS possono essere fatti anche se i membri del team non hanno competenze preesistenti sull’approccio centrato sulla soluzione. L’importante è che il facilitatore conosco l’approccio centrato sulla soluzione. Il formato GRCS per i team segue questo ciclo: preparazione, presentazione, chiarimento, affermazione, riflessione e chiusura.

Vediamo adesso in dettaglio ogni singola parte e come il facilitatore dovrà mantenere chiare le regole di funzionamento del gruppo all’interno di una tempistica struttura

Preparazione

Ogni persona che spera di ricevere aiuto si prepara per l’incontro avendo chiaro in testa che cosa spera di ottenere dall’incontro.

La fase di preparazione può essere preceduta da una fase antecedente dove la persona comunica, di solito via mail, in cosa vorrebbe essere aiutato anticipando così la sua situazione al team leader.

Presentazione

I membri del team si alternano per ricevere aiuto.

Non si inizia un nuovo “caso” fino a quando un cliente non ha concluso il processo in relazione all’aiuto desiderato. Quindi si procede con un caso/ cliente alla volta.

In questa fase parla solo il cliente. Il cliente presenta il suo caso in modo libero senza troppe regole di struttura sulla presentazione.

Quando c’è una preparazione scritta, il cliente può scegliere di far leggere ad alta voce la preparazione a un altro membro del team ad esempio il team leader.

Chiarire

Ogni membro del team è interessato a chiarire la storia finora presentata e alle capacità, abilità, risorse e risultati desiderati dei clienti.

Le domande per chiarimenti possono essere: sulla frequenza, intensità, luogo, persone coinvolte.

In questa fase non si analizzano tentativi risolutivi funzionali o disfunzionali ma si fanno domande su: “Dove?”, “Chi?” e “Come?”.

Le domande “Perché?” e le domande chiuse sono scoraggiate. I membri del team fanno a turno una domanda e una domanda di follow-up, quindi rimangono in silenzio fino a quando non arriva di nuovo il loro turno.

Affermare

Questa fase è stata inserita successivamente, come evoluzione di questo format. I membri del team raccontano brevemente al cliente cosa li colpisce di più di lui, o lei, nella situazione che hanno descritto. I membri del team possono offrire complimenti mirati.

I membri del team parlano in qualsiasi ordine. Il cliente rimane in silenzio. Questa fase è molto spontanea, aperta e sorprendente per il cliente che riceve una serie di apprezzamenti, affermazioni pragmatiche su ciò che ha presentato.

Un pizzico di rielaborazione di ciascuno dei membri del team può fungere da ristrutturazione terapeutica. In questa fase il cliente non può fare commenti, ringrazia solamente.

Riflettere

Ogni membro del team offre solo una riflessione alla volta. Questa è la parte centrale, la parte da cui prende anche nome il format, questo non significa che sia la parte più importante.

Ogni membro del team dice una cosa alla volta o “passa” se non se la sente o non ha nulla da aggiungere. Se il team leader vede che la riflessione sta andando fuori tema o non aiuta nel processo può bloccare il membro del gruppo a invitarlo a passare.

Le riflessioni dei membri del team spesso si basano sulle precedenti riflessioni di altri membri del team. I membri del team a volte pongono “domande retoriche” sotto forma di “Mi chiedo se potresti xyz?” per far pensare il cliente in maniera differente.

Il cliente rimane in silenzio durante tutta la fase di riflessione. La squadra continua fino a quando tutti hanno detto tutto quello che vogliono dire, o il tempo scade.

Anche in questa fase, il cliente rimane in silenzio.

Chiusura

Il cliente risponde brevemente a quanto detto nella fase di riflessione, di solito indicando ciò che sembra più applicabile e specificando alcune linee di condotta.

Parla solo il cliente.

In questa fase si possono osservare tutti i vantaggi e benefici che il cliente ha ottenuto in merito a questo processo di riflessione di gruppo.

Inoltre si possono anche percepire i vantaggi che i membri del gruppo hanno in quanto micro co – terapeuti.

Altro dato interessante è vedere come il gruppo abbia sviluppato un senso di auto aiuto e autoapprendimento interno.

Regole generali di conduzione del gruppo

I team GRCS sono generalmente composti da 5 o 8 membri. Ogni cliente che fa un “turno” riceve aiuto per un massimo di mezz’ora.

Quando si pianifica un turno di mezz’ora, si consiglia cronometrare le fasi in questo modo: Presentazione – quattro minuti, Chiarimento – dieci minuti, Affermazione – due minuti, Riflessioni – dieci minuti, Chiusura – quattro minuti.

È normale che alcuni clienti ritengano di aver bisogno di più tempo per presentare, e anche alcuni membri del team desiderano più tempo per offrire più input.

Tuttavia, attenersi a un massimo di mezz’ora funziona molto bene, soprattutto se il team persiste e acquisisce esperienza nel lavorare in questo modo.

Competenze che si possono sviluppare nel team

1. Ascoltare in silenzio invece di dirigere il processo di indagine.
Nella fase di chiarimento il porre domande incoraggia i membri del team a prestare molta attenzione al flusso di risposte alle domande e questo stimola la curiosità guidata dal team.
2. Resistere alla tentazione di offrire soluzioni nelle prime fasi del processo.
3. La disciplina della fase di chiarimento di porre domande chiarificatrici (“Cosa?” “Quando?” “Dove?” “Chi?” e “Come?”) inibisce la costruzione prematura di teorie sottostanti e la fretta di dare consigli.
4. Abilità di feedback positivo. Ogni membro del team sa che la fase di chiarimento è seguita dai complimenti al cliente. Questo feedback permette di confermare, o scoprire, abilità su cui si possono costruire risorse . In una sessione di supporto tra pari, ogni membro del team si esercita nell’offrire e ricevere complimenti.

I team GRCS coinvolgono i membri del team nell’offrire e considerare feedback positivi.

Queste abilità sembrano essere molto trascurate. Un feedback positivo può farci sapere cosa gli altri vorrebbero da noi più spesso.

In un modo più personale, il piacere personale e idiosincratico che otteniamo dalle impegnarci in attività o relazioni che rallegrano i nostri cuori è una sorta di feedback positivo che può aiutare ognuno di noi a decidere come individui per fare di più

In un team permanente, i membri hanno la possibilità di rinnovare le loro relazioni attraverso la pratica di offrire e ricevere complimenti, e nei team che non permanenti aiutano a creare un focus di gruppo e a sentirsi più velocemente una squadra.

Riferimenti bibliografici

Cunningham, I. (1999) The Wisdom of Strategic Learning. London. Gower Publishing Limited

de Shazer, S. 1986. Utilization: The Foundation of Solutions. P.p. 112-124. Developing  Ericksonian Therapy. New York. Brunnel Mazel.

Andersen, T. (1991) The Reflecting Team: Dialogues and Dialogues About the Dialogues. New  York. W.W. Norton

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