I disturbi d’ansia sono tra i problemi psicologici più comuni, e possono avere un impatto profondo sulla qualità della vita di chi ne soffre. Anche se esistono trattamenti decisamente efficaci, molte persone non si rivolgono a un professionista. Spesso il motivo è legato a barriere economiche, alla vergogna o alla convinzione che affrontare l’ansia richiederà troppo tempo e troppe energie.

In questo contesto, la Terapia a Seduta Singola (TSS) è un’opzione promettente per affrontare i disturbi d’ansia in modo rapido ed efficace.

Cos’è la Terapia a Seduta Singola?

La TSS è un metodo d’intervento che concentra l’intervento in un’unica seduta, progettata per essere completa e autonoma. Questo modello si basa su tre presupposti chiave:

  1. 1 è il numero più frequente di sedute fatte in psicoterapia
  2. tra il 20 e il 50% delle persone sceglie di fare una sola seduta
  3. fino all’80% di esse riferisce di aver risolto il proprio problema o di stare meglio grazie a quell’unica seduta

Proprio per la sua natura di metodo, la TSS può essere applicata a una varietà di approcci terapeutici, dalle terapie psicodinamiche, alla terapia strategica, alla cognitivo-comportamentale.

Come funziona la TSS nei disturbi d’ansia?

La TSS ha mostrato risultati molto promettenti nei disturbi d’ansia. Vediamone alcuni esempi.

Fobie specifiche

La maggior parte degli studi analizzati dalla metanalisi utilizzata come fonte per quest’articolo, si è concentrata sul trattamento delle fobie specifiche, utilizzando principalmente la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) con esposizione. La durata degli interventi di CBT era di 3h.

Uno studio di Ollendick et al. (2009) ha confrontato una singola sessione di CBT basata sull’esposizione alla terapia di supporto educativo (EST) e un gruppo in lista d’attesa (WL) per fobie specifiche in giovani pazienti. I risultati hanno mostrato che la CBT con esposizione è più efficace della EST e della lista d’attesa nella riduzione dei sintomi d’ansia. Inoltre, la CBT ha portato a una maggiore percentuale di partecipanti senza diagnosi dopo 6 mesi rispetto all’EST e al gruppo WL.

Un altro studio di Ollendick et al. (2015) ha confrontato due forme di CBT con esposizione, una in cui il giovane era solo e un’altra in cui era presente un genitore. I risultati hanno mostrato che entrambe le forme di CBT erano efficaci nel ridurre i sintomi d’ansia nel tempo.

Uno studio di Öst et al. (2001) ha confrontato la CBT con esposizione (giovane da solo), la CBT con esposizione (giovane con un genitore) e un gruppo in lista d’attesa per fobie specifiche nei giovani. I risultati hanno mostrato che la TSS (giovane da solo) è più efficace della lista d’attesa e anche più efficace della CBT con esposizione in presenza del genitore.

Diversi studi hanno anche utilizzato la TSS per l’odontofobia. Anche questi hanno mostrato miglioramenti significativi rispetto al gruppo in lista d’attesa. I risultati indicano anche che i benefici della TSS erano mantenuti a 12 mesi.

In aggiunta, la TSS si è mostrata efficace anche per il trattamento della fobia dei ratti. Uno studio di Hemyari et al. (2019) ha confrontato una singola sessione di terapia con un trattamento di più sessioni e con un gruppo di controllo. Sebbene tutti i gruppi abbiano migliorato i punteggi, non c’era una differenza statisticamente significativa tra la TSS e le sessioni multiple.

Disturbo d’Ansia Sociale

Gli studi sulla TSS per il disturbo d’ansia sociale sono meno numerosi, ma comunque promettenti.

Ad esempio, uno studio di Moldovan e David (2014) ha utilizzato la terapia cognitivo comportamentale in realtà virtuale per l’ansia sociale, osservando risultati significativi a favore del trattamento. È interessante notare ancora una volta, come sia possibile applicare la TSS a svariate tipologie di approcci. Anche ai più moderni.

Altri Disturbi d’Ansia

Alcuni studi hanno esplorato l’uso della TSS per altri disturbi d’ansia, come la claustrofobia, con risultati generalmente positivi.

Ad esempio, uno studio di Öst et al. (2001) sulla claustrofobia ha evidenziato miglioramenti nei gruppi trattati con TSS rispetto a un gruppo di controllo, con alcuni vantaggi in termini di efficacia per la CBT con esposizione in TSS.

Conclusione

La Terapia a Seduta Singola rappresenta un’opzione efficace per il trattamento dei disturbi d’ansia. La sua capacità di fornire benefici significativi in breve tempo la rende particolarmente adatta in contesti con risorse limitate o in situazioni in cui i pazienti cercano un intervento rapido per alleviare nel più breve tempo possibile il loro malessere.

Sarà sicuramente interessante osservare gli sviluppi della ricerca scientifica in una direzione che misuri l’efficacia della TSS associata ad altri approcci terapeutici, e non solo alla terapia cognitivo-comportamentale.

 

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Bibliografia

  • https://www.terapiasedutasingola.it/terapia-seduta-singola/
  • Bertuzzi, V., et al. (2021). Single-Session Therapy by Appointment for the Treatment of Anxiety Disorders in Youth and Adults. Frontiers in Psychology.
  • Kim, J., et al. (2023). Effectiveness of Single-Session Therapy for Adult Common Mental Disorders: A Systematic Review. BMC Psychology.