Il concetto di Futuro Desiderato nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione si propone di creare una visione positiva e realistica del futuro, in cui il “problema” del cliente-paziente è risolto o gestito in maniera soddisfacente. La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione si concentra meno sull’analisi dettagliata del problema e più su quello che la persona desidera ottenere e come possa realizzarlo.
Futuro Desiderato e Terapia Breve Centrata sulla Soluzione
Alcuni elementi del Futuro Desiderato nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione devono essere assolutamente considerati.
Chiarezza
Il terapeuta porta il paziente-cliente a illustrare in modo concreto e chiaro come sarebbe la sua vita, se quel problema fosse risolto. Si ragiona, dunque, su obiettivi concreti e misurabili. Gli obiettivi devono essere ben definiti e non generici: non: “Voglio essere felice”, ma: “Voglio gestire meglio lo stress a lavoro” e devono essere valutati in modo da poter verificare i progressi nel tempo.
Gli obiettivi, inoltre, devono essere formulati in modo positivo: “Voglio aumentare i momenti di serenità”, è meglio che: ”Voglio smettere di essere ansioso”.
Focus sulla soluzione
Più che indagare, il paziente-cliente viene stimolato a immaginare le soluzioni e i cambiamenti desiderati e vederli realizzati nel proprio futuro.
Il focus sulla soluzione rappresenta un cambiamento radicale nell’approccio terapeutico. Non si tratta di analizzare a fondo il problema, ma di scoprire, valorizzare e replicare le soluzioni già presenti nella vita del cliente, favorendo così, un cambiamento rapido e concreto.
Risorse e potenzialità
Ci si sofferma sulle capacità e sulle risorse della persona, evidenziando ciò che in passato ha funzionato e come queste esperienze possano essere riutilizzate per raggiungere il Futuro Desiderato. Secondo la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, ogni individuo possiede già le risorse necessarie, anche se il paziente potrebbe non esserne consapevole.
Il ruolo del terapeuta, quindi, è quello di aiutare il paziente a identificare, valorizzare e utilizzare queste risorse per costruire soluzioni. Il terapeuta esplora i momenti, in cui il paziente ha già sperimentato soluzioni o progressi anche minimi, superando situazioni difficili: “In quale altro momento hai affrontato situazioni simili? Come ci sei riuscito?”(Eccezioni).
Questo facilita il paziente a prendere consapevolezza delle proprie capacità e a capire, che possiede già gli strumenti efficaci per affrontare le difficoltà. Il terapeuta può inoltre chiedere: “Ci sono stati momenti recenti, in cui ti sei sentito meglio, anche soltanto per poco? Cosa hai fatto in quei momenti?”.
Il Futuro Desiderato rappresenta l’obiettivo finale, che il paziente vuole raggiungere, descritto in termini concreti e positivi e questo è un concetto centrale nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione, perché il focus della terapia non è fondato tanto sull’analisi del problema, ma sulla costruzione della realtà, in cui il problema non esiste o è gestibile.
Il terapeuta pone domande, quali: “Come ti accorgerai, che le cose miglioreranno?”, o: “Cosa cambierà nella tua vita, quando il problema sarà risolto?”.
Visione positiva e concreta
Gli elementi chiave del Futuro Desiderato sono una visione positiva e concreta del futuro, descritto in modo positivo e specifico, non attraverso ciò che il paziente vuole evitare, ma piuttosto attraverso ciò che vorrebbe vedere accadere. Ad esempio, invece di dire: “Non voglio più essere ansioso”, si preferisce: “Voglio sentirmi calmo e sicuro nelle situazioni sociali”.
Questo spostamento dalla negazione alla positività aiuta a costruire una direzione chiara verso cui orientarsi. Il Futuro Desiderato deve essere il più specifico e concreto possibile.
Il terapeuta aiuta il paziente a delineare i dettagli della situazione desiderata, portandolo a immaginare come sarà la sua vita quotidiana, cosa cambierà nel comportamento, nelle emozioni e nei pensieri, una volta raggiunto l’obbiettivo. “Quando mi sentirò meglio, la mattina mi alzerò con energia e sarò capace di affrontare la giornata con fiducia” è più utile di un’affermazione come: “Voglio essere felice”.
Il Futuro Desiderato è un processo graduale e il terapeuta aiuta il paziente a suddividere l’obiettivo generale in piccoli passi concreti.
Questo rende il cambiamento più gestibile e rafforza il senso di progresso e successo.
Un piccolo passo potrebbe essere: “Questa settimana voglio partecipare ad una riunione di lavoro, senza sentirmi nervoso”. Il terapeuta deve guidare il paziente a descrivere cosa cambierà nei suoi atteggiamenti e azioni e, invece di dire: “Mi sentirò più sicuro”, è preferibile: “Parteciperò alle riunioni di lavoro in modo attivo e offrirò il mio punto di vista”.
Nella costruzione del Futuro Desiderato, è importantissimo mettere in luce l’autonomia e le risorse interne del paziente. Questo rafforza l’autoefficacia e contribuisce a costruire la fiducia in se stessi.
Approccio pragmatico
Viene spesso utilizzata la scala del cambiamento, che in un paziente valuta il suo progresso verso il Futuro Desiderato e individua i piccoli passi concreti, che lo avvicinano sempre più a quell’obiettivo.
Spesso nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione si usa la Scala del Cambiamento, che porta il paziente a valutare, dove si trova ora e quali progressi potrebbe fare verso il Futuro Desiderato.
Il Futuro Desiderato non è soltanto una questione individuale, ma spesso coinvolge anche il contesto sociale del paziente e il terapeuta lo può aiutare a indagare come le relazioni con gli altri si trasformeranno nel Futuro Desiderato e come il cambiamento impatterà sull’ambiente sociale. “Quando avrò più fiducia in me stesso, sarò più disponibile a parlare con i miei amici e a organizzare feste”.
In conclusione…
Perché il Futuro Desiderato sia efficace, è basilare che sia positivo, specifico, realistico, orientato al comportamento e alle risorse del paziente. Deve essere costruito passo dopo passo, tenendo in considerazione il contesto sociale e le eccezioni già presenti, in modo che la persona possa sentirsi sempre più vicina a raggiungere il cambiamento desiderato.
L’intento è quello di aiutare il paziente a prendere coscienza delle proprie risorse e delle possibilità di cambiamento in una prospettiva positiva, capace di accompagnare l’intero iter terapeutico.
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Bibliografia
Cannistrà F., Piccirilli F. (2021). Terapia Breve Centrata sulla Soluzione: principi e pratiche. EPC Editore.
De Shazer, S. (1992). Clues. Indagini sulle soluzioni in psicoterapia breve. Cortina Editore, Milano.
Hoyt M.F., Cannistrà F. (2023). Conversazioni di Terapia Breve. EPC Editore.