La Terapia a Seduta Singola nelle missioni umanitarie

La pubblicazione

Il contenuto che vi presentiamo oggi non è una ricerca, bensì una pubblicazione molto interessante di Evaristo Akerelea e Andriy Yuryevb (2017) sull’utilità della Terapia a Seduta Singola nelle situazioni di emergenza e/o umanitarie.

I punti focali, evidenziati dai due autori, fanno riferimento a vari aspetti che accomunano anche altre forme di terapia breve:

  1. soddisfazione del paziente (efficacia);
  2. efficenza nel rapporto tempi/costi della terapia;
  3. formazione rapida e semplice per gli operatori del settore.

Nella conclusione del loro articolo Akerelea e Yuryevb (entrambi appartenenti al dipartimento di psichiatria di New York, ma con differenti specializzazioni) auspicano una formazione obbligatoria in Terapia a Seduta Singola per tutto il personale addetto alla gestione di situazioni emergenziali e umanitarie.

Il testo della pubblicazione, oltre ai molti riferimenti bibliografici a supporto delle affermazioni che abbiamo riportato sopra, espone i criteri e gli elementi fondamentali per una formazione in TSS (Terapia a Seduta Singola), specificatamente nelle situazioni di emergenza.

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Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata
Terapie brevi
Terapia a Seduta Singola

 

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