Per costruire un ponte fra la ricerca e la pratica in psicologia clinica, i ricercatori in psicoterapia hanno sempre di più focalizzato la loro attenzione sugli studi circa l’efficacia e l’efficienza dei differenti trattamenti terapeutici.
Negli ultimi anni il campo della ricerca e della pratica in psicoterapia è stato profondamente influenzato da un movimento chiamato “Empirically Supported Treatments (ESTs)”, legato alla diffusione della moda della Evidence Based Medicine (EBM) anche nel campo della salute mentale.
La “American Psychological Association Society of Clinical Psychology’s Committee on Science and Practice” ha enfatizzato l’importanza di identificare, studiare e diffondere le terapie supportate dall’evidenza empirica (Sanderson, 2003).
La data ufficiale di inizio di tale approccio in psicoterapia è il 1995, quando la “Task Force on Promotion and Dissemination of Psychological Procedures of Division 12 (Clinical Psychology)” della American Psychological Association (APA) identificò “un numero di interventi psicologici considerati empirically validated treatments, più tardi chiamati empirically supported treatments (ESTs)” (Chambless & Ollendick, 2001; Herbert, 2003).
Questo interesse nel promuovere l’importanza degli ESTs probabilmente risale al più ampio movimento, nato in Gran Bretagna, inizialmente chiamato Evidence-Based Medicine (EBM) (Sackett, 1997). In un rapporto del 1995, la Task Force indicò i criteri per selezionare un EST e riportò una lista preliminare di 25 trattamenti selezionati che raggiunsero la somma di 71 nel 1998.
Efficacia ed Efficienza in Psicoterapia Strategica
La maggior parte degli studi empirici condotti in psicoterapia non si è interessata al problema dell’efficienza, ma solo a quello dell’efficacia.
Definiamo l’efficienza come il rapporto fra risultati ottenuti e risorse impiegate. In altre parole, una psicoterapia è più efficiente di un’altra se è in grado di raggiungere gli stessi risultati con minor dispendio di risorse e in minor tempo.
Si collocano in questa direzione gli studi empirici, condotti con l’approccio evidence-based, su un campione di 3.640 pazienti trattati nell’ arco di 10 anni, afferenti in vari centri di Terapia Strategica in tutta Italia e in altri Paesi quali Spagna, Belgio, Germania, Francia, Irlanda, Polonia, Romania, Messico, Colombia, Argentina, Paraguay, Perù, Cile, Costa Rica, Stati Uniti e Russia.
In questi ed in altri studi, alcuni autori (Palazzoli, Boscolo et al. 1975; Watzlawick et. al. 1974; Nardone et al, 1997; L’Abate, Weeks, 1982) si sono posti proprio il problema della rapidità dei risultati e sembrano confermare che le terapie sistemico familiari e strategiche abbiano, rispetto ad altre forme di intervento psicoterapeutico, una efficienza clinicamente significativa.
Inoltre, la ricerca clinica ha messo in evidenza come per i disturbi invalidanti quali fobie, ossessioni, panico e in presenza di pazienti molto resistenti, le terapie che utilizzano un’ampia gamma di tecniche paradossali e comportamentali, quali intenzione paradossale, prescrizione del sintomo, connotazione positiva ed esposizione graduale, risultano particolarmente efficaci.
Attualmente la Terapia Breve Strategica (uno dei modelli insegnati nella nostra Scuola) è riconosciuta come best practice per importanti psicopatologie quali:
- Disturbo Ossessivo Compulsivo
- Anoressia giovanile
- Binge eating
- Attacchi di panico
Conclusioni
In conclusione possiamo affermare che negli ultimi cinquant’anni la ricerca in psicoterapia ha compiuto grandi progressi nell’ identificare i fattori di processo e di esito che sono associati al cambiamento e che favoriscano un outcome positivo in terapia.
È stata dimostrata un’efficacia generale nell’esito delle psicoterapie che si attesta attorno al 60% che dimostra che tutte le psicoterapie raggiungono lo stesso risultato. Ciò significa che le terapie sono tutte efficaci ma si può dire la stessa cosa per quanto riguarda l’efficienza?
Simonetta Bonadies
Psicologa, Psicoterapeuta
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Bibliografia
- Nardone, G. Aloe. 2004. Rivista Europea di Terapia Breve Strategica e Sistemica n. 1.
- Nardone et al.1997. Terapia breve strategica.
- Zoppi, A. e S. Blasi, 2011. Le psicoterapie che non funzionano: il punto di vista della ricerca empirica, “State of Mind: il giornale delle scienze psicologiche”.