Il concetto di alleanza nasce in ambito psicanalitico e riguarda la creazione della relazione terapeutica nel qui e ora tra psicoterapeuta e paziente.

Da sempre, svariate ricerche scientifiche, hanno dimostrato come l’alleanza terapeutica sia un potente fattore predittivo dell’esito del trattamento in psicoterapia.

A livello generale essa può essere identificata come la fiducia che si crea tra il paziente e il terapeuta all’interno della quale si struttura la relazione e il lavoro psicoterapeutico.

Elementi importanti

Il livello di partecipazione del cliente può giocare un ruolo fondamentale in quanto, la qualità della partecipazione del paziente, è una delle più importanti determinanti del risultato.

Più è alta la partecipazione del cliente e maggiore sarà  la probabilità di risultato positivo.

Il terapeuta può avere ruolo attivo nel favorire e stimolare l’interazione e la partecipazione della persona nel processo terapeutico.

Un altro predittore del risultato positivo è la possibilità di migliorare l’alleanza nel corso del trattamento.

E’ importante focalizzarsi sull’alleanza, e agire direttamente per migliorarla, in quanto il contributo che può apportare alla terapia è significativamente più incisivo del modello e/o della tecnica utilizzati dal terapeuta.

Inoltre è uno dei fattori più importanti nel determinare differenze di risultato tra clinici diversi.

Qual è il valore aggiunto di una buona alleanza terapeutica?

Se viene correttamente monitorata può permettere ai clinici di identificare e correggere i diversi problemi relativi all’impegno del paziente, diminuendo il rischio di drop-out o di outcome negativi.

Come abbiamo detto, l’alleanza terapeutica rappresenta la qualità e l’intensità della relazione collaborativa tra cliente e terapeuta e costituisce  un fattore terapeutico fondamentale, in modo diretto e indiretto, essendo un forte predittore di come potrà andare la tua terapia.

4 componenti base dell’alleanza terapeutica

Questi sono gli “ingredienti” fondamentali affinché ci sia una buona alleanza:

  1. Accordo sugli obiettivi
  2. Accordo sui significati e metodi utilizzati
  3. l’accordo sul ruolo del terapeuta, incluso anche l’essere percepito come caldo, empatico e genuino
  4. L’adattamento alle preferenze del cliente

Come fare per costruire, mantenere e rafforzare l’alleanza terapeutica

Esistono delle accortezze che possono permettere al terapeuta di lavorare direttamente e indirettamente sull’alleanza terapeutica. Prima tra tutti chiedere costanti feedback al paziente.

E importante che i feedback siano orientati alle 4 componenti base dell’alleanza terapeutica. Ne riporto alcuni esempi.

Possono essere feedback orientati all’obiettivo, come per esempio, chiedere direttamente alla persona: “E’ su questo che vuoi lavorare?”

Feedback sui significati e sui metodi per capire se si è in linea con il paziente, chiedendo ad esempio: “Ha senso quello che stiamo facendo?” oppure “Pensi possa esserti utile?” A questo riguardo è sempre importante tenere a mente e/o indagare la teoria del cambiamento del cliente.

Feedback impliciti sul ruolo del terapeuta osservando come reagisce il cliente al tuo essere più direttivo o meno direttivo, più empatico oppure più distaccato.

E’ quindi fondamentale osservare i piccoli segnali dati dal paziente. Durante e alla fine della seduta valuta se la persona si è sentita ascoltata, capita, rispettata. Se l’approccio che è stato usato sia adatto a lei e in generale se sia andata bene. Non avere paura di chiedere riscontri al paziente, nessuno meglio di lui può aiutarti a calibrare il tiro.

In conclusione…

L’alleanza terapeutica è un elemento fondamentale nella relazione tra paziente e clinico ed elemento fondamentale nella buona riuscita della terapia. E’ per questa ragione importante monitorarla e agire in modo da poterla rafforzare seduta dopo seduta.

Bibliografia

Liotti G., & Monticelli F. (2014), Teoria e clinica dellAlleanza Terapeutica. Una prospettiva cognitivo-evoluzionista, Cortina Editore, Milano.

Safran, J.D, Segal, Z.V.(1990), Il processo interpersonale nella terapia cognitiva, Feltrinelli, Milano.

 

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