La società contemporanea, intrisa di immagini sessuali idealizzate e spesso irraggiungibili, ha erroneamente instillato nelle persone l’idea che il sesso sia una delle strade elettive per raggiungere la felicità.

La sovraesposizione mediatica ha contribuito fortemente a distorcere il concetto di sessualità, imponendo modelli esagerati e molto lontani dalla realtà, i quali hanno creato l’illusione che non aderire a tali standard costituisca un difetto o un segno di inferiorità.

La pressione generata dal bisogno di conformarsi a ideali sessuali di questo tipo, unitamente alla creazione di aspettative irrealistiche, ha portato a due grandi paradossi: il primo – che si ritiene essere alla base di gran parte dei disturbi sessuali – è la ricerca forzata del piacere, che per sua natura è spontaneo; il secondo è che, nonostante la crescente disponibilità di informazioni e contenuti sulla sessualità, il sesso è praticato sempre meno in tutto il mondo, che si tratti di relazioni di coppia stabili o di avventure occasionali.

Può accadere, così, che all’interno della coppia uno dei due partner o entrambi non riescano più a lasciarsi andare alla sessualità o che non la vivano più come un piacere; che inizino a vivere il sesso come una performance piuttosto che come un momento di contatto intimo e di condivisione; che smettano di provare desiderio sessuale l’uno per l’altro e non sentano il bisogno di avere rapporti sessuali completi; che sviluppino un sintomo o un disturbo sessuale specifico.

Quali sono i principali Disturbi Sessuali?

I Disturbi Sessuali possono insorgere in una o più fasi del ciclo della risposta sessuale: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione.

Tra i principali disturbi sessuali riportati nell’ultima edizione del Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5), ritroviamo:

  • la Disfunzione Erettile, caratterizzata dall’incapacità dell’uomo di raggiungere o mantenere l’erezione per un periodo di tempo sufficiente a portare a termine il rapporto sessuale in modo soddisfacente per lui e la/il partner;
  •  l’Eiaculazione Precoce, che si verifica quando un uomo eiacula prematuramente durante il rapporto sessuale, spesso prima che lui o la/il partner lo desiderino;
  •  l’Eiaculazione ritardata, che si verifica quando l’eiaculazione avviene dopo un periodo di tempo eccessivamente prolungato o non avviene affatto;
  • il Disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, caratterizzato da una riduzione significativa o dall’assenza di desiderio sessuale, sia nell’uomo che nella donna;
  •  il Disturbo dell’orgasmo femminile, eccessivo ritardo o assenza dell’orgasmo dopo una fase normale di eccitazione sessuale;
  •  il Vaginismo, che si manifesta con contrazioni involontarie dei muscoli perineali che circondano il terzo esterno della vagina, rendendo difficoltoso o impossibile il rapporto sessuale attraverso la penetrazione;
  •  la Dispareunia, caratterizzata dalla presenza di dolore genitale prima, durante o dopo il rapporto sessuale.

Molti disturbi sessuali possono avere un’eziologia multipla e spesso coinvolgono interazioni complesse tra fattori fisici, psicologici e relazionali.

Il trattamento breve dei Disturbi sessuali

L’approccio della terapia breve si ispira alla teoria della formazione dei problemi di Paul Watzlawick secondo cui essi derivano dall’applicazione rigida e ridondante di quelle che vengono definite “tentate soluzioni disfunzionali”.

Si tratta di tutte le strategie che l’individuo mette in atto con l’intento di risolvere il problema ma che, in realtà, non fanno altro che mantenerlo in vita o addirittura provocarne di nuovi.

Nel caso della sessualità, le tentate soluzioni disfunzionali messe in atto per ovviare ai problemi e alle difficoltà riscontrate dalla coppia durante l’intimità, diventano schemi rigidi di comportamento che contribuiscono ad aggravare il problema.

Nello specifico, l’approccio della Terapia Breve Strategica identifica due principali tentate soluzioni che le persone utilizzano in maniera reiterata e che mantengono o aggravano i problemi sessuali con il partner:

  • la prima consiste nello sforzo di innescare volontariamente tutte quelle reazioni e sensazioni associate al piacere sessuale che sono per natura spontanee. Ciò, inevitabilmente, crea il paradosso secondo il quale più ci si sforza di cercare il piacere e più ci si allontana da esso;
  • la seconda consiste, invece, nel divieto autoimposto di provare il piacere, poiché vissuto dalla persona come qualcosa di incontrollabile e pericolosamente travolgente. Ciò genera il paradosso secondo il quale più ci si nega qualcosa e più la si desidera.

Il trattamento della Terapia Breve Strategica consiste, dunque, nel bloccare le tentate soluzioni disfunzionali messe in atto dall’individuo, aiutandolo a modificare il modo in cui vive e si rapporta alla sessualità e al piacere, aiutandolo a liberare sé stesso e la/il partner dalla gabbia dei paradossi.

 

Scarica gratis l'ebook sulle Terapie Brevi

 

 

Bibliografia

American Psychiatric Association (2013), Manuale diagnostico e statistico dei disturbi Mentali, Quinta edizione (DSM-5), trad. it. Raffaello Cortina, Milano 2014.

Nardone, G., & Rampin, M. (2015). Quando il sesso diventa un problema: terapia strategica dei problemi sessuali. Ponte alle Grazie.

Nardone, G., Balbi, E., & Boggiani, E. (2020). Il piacere mancato: i paradossi del sesso nel nuovo millennio e la loro soluzione. Ponte alle Grazie.

Zoja, L. (2022). Il declino del desiderio. Giulio Einaudi Editore.