L’interesse scientifico verso la sessualità si è notevolmente ampliato negli ultimi decenni.

Questo ha prodotto il susseguirsi di numerosi studi empirici, molteplici pubblicazioni e incontri scientifici dell’ambito, quali convegni e congressi.

Sempre più esperti si sono interessati e confrontati sulle tematiche sessuali di maggior rilievo.

Inoltre, le proposte farmacologiche recenti, come il Viagra per la disfunzione erettile, hanno certamente aiutato a convogliare ancora di più l’attenzione su questo settore.

Quando e perché le coppie chiedono aiuto?

La sessualità è parte integrante della vita di ogni persona, pur assumendo un’importanza e declinazione diversa a seconda dell’età dell’individuo e della sua fase di sviluppo.

Essa assume un valore ancora più grande quando diventa motivo di preoccupazione o quando mina l’armonia di coppia.

La coppia che sperimenta una difficoltà nella sfera sessuale può giungere alla richiesta d’aiuto con modalità differenti.

Talvolta è il singolo, portatore dell’evidenza fisica, che si fa carico della responsabilità e chiede aiuto per risolvere la problematica sessuale.

Talvolta è la coppia che si rivolge allo specialista. Ciò avviene quando il sintomo è già presente e persistente da tempo, quando questo crea delle insoddisfazioni nella relazione o quando la difficoltà sessuale impedisce l’esaudirsi di un desiderio, ad esempio una gravidanza.

Quali sono le maggiori difficoltà sessuali nella coppia?

Le difficoltà sessuali che una coppia può presentare viaggiano lungo le diverse fasi della risposta sessuale: eccitazione, desiderio e orgasmo.

A queste si aggiungono le difficoltà relative al dolore sessuale.

Le difficoltà sessuali che la coppia riporta in seduta possono riguardare il calo del desiderio, la difficoltà a mantenere l’erezione in modo soddisfacente, la difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo o dolore nel momento del rapporto, che lo rende difficoltoso se non impossibile.

Per ognuna di esse è indispensabile determinare la natura permanente o acquisita, se la difficoltà è generalizzata o situazionale e se dovuta a fattori psicologici o combinati.

La valutazione di questi elementi è essenziale per capire se l’intervento preveda o meno un accertamento medico e la cooperazione ginecologo/andrologo e terapeuta.

Inoltre, ogni richiesta va affrontata in modo specifico, come specifico è quel sistema coppia, in cui la difficoltà sessuale si insinua.

Come aiutare la coppia con la Terapia Breve?

Il terapeuta che accoglie la richiesta focalizzerà l’attenzione sul qui ed ora, sul sintomo presente.

Eviterà di andare all’origine delle cause psichiche remote, a meno che queste vadano affrontate in prima battuta perché di ostacolo alla risoluzione del sintomo sessuale.

Si indagano le tentate soluzioni che mantengono la difficoltà sessuale in piedi e si prescrive alla coppia una serie di esperienze da svolgere al di fuori della seduta.

L’errore che le coppie perpetuano nel tentativo di risolvere una difficoltà sessuale, nella convinzione di estinguerla, sta nel provare e riprovare oppure nell’evitamento, nel cercare di controllare ciò che non riescono a controllare o nel rendere spontaneo ciò che spontaneo non è.

Ciò accade perché le tentate soluzioni messe in atto dalla coppia sono le più razionali, le più sensate.

Come intervenire?

Il primo passo da attuare, dunque, ancor prima del mettere in atto le prescrizioni date, sarà scardinare questa convinzione e persuadere la coppia a mettere in atto qualcosa che potrà sembrare inconsueto.

Lo si fa utilizzando un linguaggio suggestivo che ristrutturi la loro convinzione e che consenta alla coppia di fare lavoro di squadra.

Fondamentale è infatti la collaborazione del partner “non sintomatico”.

Alcune prescrizioni paradossali prevedono la prescrizione del sintomo, in cui si chiede alla coppia di mettere in atto il comportamento da estinguere.

Così, ad esempio, alla coppia in cui la donna ha difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo verrà chiesto di impegnarsi nel “sentire” il meno possibile. All’uomo con disfunzione erettile sarà preteso di avere un’erezione il meno soddisfacente possibile.

Altre esperienze prevedranno l’esplorazione corporea e la ricerca delle zone maggiormente eccitanti, con lo scopo di distogliere l’attenzione dal sintomo sessuale specifico.

Altre prescrizioni avranno lo scopo di concedere al paziente e alla coppia una sessualità a piccole dosi. In altre si condurrà la coppia ad evitare tutte le situazioni che procurano la sensazione desiderata.

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Bibliografia

Nardone G., e Rampin M. (2015). Quando il sesso diventa un problema. Terapia strategica dei problemi sessuali. Milano: Ponte alle Grazie.

Nardone G. (2013). Psicotrappole. Ovvero le sofferenze che ci costruiamo da soli: imparare a riconoscerle e a combatterle. Milano: Ponte alle Grazie

Simonelli C. (2006). L’approccio integrato in sessuologia clinica. Milano: Franco Angeli.