Nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione rivolta alla coppia, ci sono diversi modi per gestire la conversazione terapeutica, ma il modo più semplice di affrontare questo lavoro è quello di trattare la coppia come se fossero due sedute separate, ma incrociate, in presenza dell’altro partner.

Riprendiamo la “struttura” di una terapia breve centrata sulla soluzione per vedere in che modo adattarla ad una consulenza di coppia.

APERTURA

Qual è la tua migliore aspettativa dall’incontro di oggi?

L’obiettivo è quello di iniziare la terapia partendo da ciò che vuole ottenere il/i cliente/clienti. Può iniziare dal generale (“Sentirmi meglio”, “Essere felice” ecc.). Per poi scendere nel particolare. Non individuare l’assenza del problema, ma ciò che vuole ottenere il cliente.

FOCALIZZAZIONE SUL FUTURO

L’obiettivo è quello di farsi descrivere il futuro desiderato del cliente. La Domanda del Miracolo

Immagina che stanotte, mentre stai dormendo, avvenga un miracolo. Il miracolo è che il problema che ti ha portato qui si è risolto. Tuttavia, dato che stai dormendo, non ti rendi conto che è avvenuto il miracolo. Perciò, quando ti sveglierai domattina, cosa ci sarà di diverso che ti dirà che è avvenuto il miracolo?” (de Shazer, 1988)

FOCALIZZAZIONE SU PASSATO E PRESENTE

Su una scala da 0 a 10, dove ti collochi oggi?

Chiedi di valutare la posizione attuale su una scala da 0 a 10. 10 = Quando la Migliore Aspettativa si sarà realizzata. Fatti descrivere cosa le fa dire che si trova su quel gradino, e non più in basso.

Dopo aver esaminato lo stato attuale, fai descrivere alla persona cosa noterà/farà quando sarà “un gradino più su”.

Infine, riepiloga cosa è emerso dalla seduta ed eventualmente dai il noticing.

Come si procede nella TBCS di coppia?

Il metodo è identico.

C’è un’unica peculiarità!

Devi gestire il colloquio di coppia come se si trattasse di due colloqui separati dei partner.

Fai uno step prima con un partner, poi con l’altro. Poi passa a quello successivo.

Le Migliori Aspettative rappresentano il primo passo e andranno indagate singolarmente.

Il tempo va tenuto sotto controllo! Come gli eventuali tentativi di triangolazione da parte della coppia.

Ecco un esempio tratto da un caso clinico.

Le migliori aspettative di Paolo e Daniela

Protagonisti di questo caso sono Paolo e Daniela, una coppia che era ormai vicino alla rottura, sebbene entrambi desiderassero non arrivare a tale estremo.

A ciascuno è stata posta la domanda: “Quali sono le migliori speranze che nutri in questa terapia?

Ciascuno dei due ha risposto manifestando il desiderio che l’altro cambiasse.

Come spesso accade, le differenze che si potrebbero notare, se tali cambiamenti avvenissero, sono identiche:

“Saremmo in grado di andare avanti come prima.” Da qui si denota un obiettivo comune che diventa lo scopo comune della terapia.

Vediamo ora un dialogo possibile tra Paolo e Daniela che metta in evidenza il ruolo e la strategia del terapeuta di Terapia Breve centrata sulla Soluzione.

Paolo si lamenta col terapeuta del comportamento di Daniela

Terapeuta: Se Paolo fosse stato un po’ meno egoista, se avesse pensato più a te, invece che darti per scontato, questo avrebbe fatto una sostanziale differenza nella tua vita, immagino, è così?

Paolo: Certo.

Terapeuta: Quindi se lei cambiasse in tal senso, come farebbe a sapere che sei contento? Come potresti rispondergli in modo diverso?

Paolo: Beh, se lo facesse, e non sono sicuro di poterlo immaginare, sarei sempre meno arrabbiato.

Terapeuta: Cosa saresti, invece?

Paolo: Sarei più simpatico, gli chiederei della sua giornata, cucinerei e sarei felice e contento di cucinare!

Terapeuta: E se anche tu ti mostrassi più gentile, pensi che lei sarebbe contenta?

Paolo: Certo, mi chiama sempre bastardo scontroso.

Terapeuta: E quindi come si comporterebbe se vedesse meno il “bastardo scontroso” e più la gentilezza?

Paolo: Beh, probabilmente parlerebbe di più, sostiene che non valga la pena di parlare con me perché le faccio venire il mal di testa.

Terapeuta: E tu vorresti che parlasse di più?

Paolo: Sì, le dico sempre che non mi dice mai nulla.

Terapeuta: Allora come le risponderesti se parlasse di più?

Paolo: Forse farei alcune delle cose che piacciono a lei, ma che a me non piacciono molto.

Terapeuta: Per esempio?

Paolo: Forse mi siederei a guardare una serie TV con lei.

Terapeuta: E tu Daniela, da cosa ti accorgeresti che tu e Paolo state andando d’accordo nel modo in cui tu vorresti?

Daniela: Beh, sicuramente non sarebbe più sempre così arrabbiato.

Terapeuta: Mettiamo che il cambiamento avvenisse durante la notte, da quale segnale te ne accorgeresti?

Daniela: Oh, non urlerebbe se stessi per troppo tempo sotto la doccia.

Terapeuta: E cosa farebbe?

Daniela: Sarebbe bello se mi chiedesse di uscire dalla doccia in modo gentile.

Terapeuta E tu, in tal caso, come risponderesti?

Daniela: Sarei sorpresa.

Terapeuta: E poi?

Daniela: E cercherei di fare più veloce.

Terapeuta: Che differenza potrebbe fare per Paolo?

Daniela: Gli rimarrebbe più acqua calda!

Terapeuta: E tutto questo che differenza farebbe su quello che pensi della tua relazione, se una giornata cominciasse in questo modo?

Daniela: Farebbe una gran differenza, comincerei a pensare che vale la pena lottare per tutto questo.

Terapeuta: E Paolo come farebbe a sapere che tu pensi valga la pena lottare per la vostra relazione?

 

E se viene una sola persona per problemi di coppia?

Quando viene solo un solo membro, punta sull’assumere una prospettiva interazionale: il cambiamento di atteggiamento di una persona porterà a cambiamenti nell’altra. Muoviti come una terapia individuale, ma enfatizza gli aspetti interpersonali. Indaga migliori aspettative, futuro desiderato e Scale, puntando in particolar modo sugli aspetti di interazione nella coppia.

 

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