Le Terapie Brevi nel counseling universitario e nella salute mentale

 

La ricerca

Ho scelto di proporvi questo articolo non tanto per i dati statistici, del tutto assenti, quanto per l’interessante ragionamento proposto dagli autori sull’utilizzo delle Terapie Brevi in contesti particolari, nonchè l’ottima disamina di alcuni approcci(“brevi”) alla terapia.

Cooper S. e Archer J. fanno un’attenta analisi dei servizi di counseling psicologico (che in Italia definiremo psicoterapia) proposti all’interno dei campus universitari per gli studenti che presentano disturbi o problematiche (solitamente connessi all’uso/abuso di sostanze).

Tra questi servizi Cooper e Archer ribadiscono senza dubbio la possibilità e l’utilità di applicare “forme” di Terapia Breve agli studenti che ne fanno richiesta.
Troveremo quindi una descrizione di alcuni approcci di Brief Therapy (tra cui anche la Single Session Therapy, ma anche le terapie di Gruppo brevi, la Solution Focused ecc.), che potrebbero certamente implementare le competenze dei terapeuti che si trovano ad operare in contesti simili, fornendo strumenti efficaci per un gran numero di problemi.

L’articolo nel complesso descrive l’efficacia delle Terapie Brevi, focalizzandosi su alcune sue declinazioni e le possibili applicazioni, come nel caso dei campus universitari.

 

Gli stessi autori, tuttavia, concordano che particolari situazioni di difficoltà debbano essere affrontate con percorsi terapeutici più lunghi ed intensi o anche con figure professionali molto particolari, come ad esempio i consulenti alla pari.

Uno dei problemi maggiori nell’utilizzo della Brief Therpy sta proprio nell’utilizzo “improprio” come, ad esempio, in caso di gravi dipendenze o persone fortemente disturbate (Cooper e Archer).

 

 

Info

 

 

Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata
Terapie brevi
Terapia a Seduta Singola