Le capacità comunicative degli infermieri e la valutazione di una specifica formazione “Solution-Focused”.
Premessa
Molto spesso le competenze comunicative degli operatori della salute (medici, infermieri, personale vario ecc.) presentano lacune piuttosto evidenti, sopratutto se consideriamo le situazioni più critiche e difficili.
Durante il loro training queste figure professionali non ricevono una formazione adeguata e questo si traduce, molto spesso, in scarsa attenzione ed empatia, difficoltà nella relazione con i pazienti e con i familiari, fraintendimenti vari e così via.
Alcune ricerche, oramai datate, hanno dimostrato come gli infermieri evitano il contatto e l’impegno emotivo con i pazienti, al fine di ridurre la loro esposizione al disturbo e a fattori di stress (Menzies, 1961).
Nello stesso studio si è evidenziato come sia la cultura “istituzionale” stessa a disincentivare atteggiamenti di vicinanza e di intimità da parte degli infermieri.
La ricerca
Nel 2001 Bowles, Mackintosh e Torn verificano i risultati ottenuti da un gruppo di infermieri, che avevano ricevuto una formazione specifica sulla comunicazione, con una matrice derivante dalla Terapia Breve Centrata sulla Soluzione.
In pratica si è cercato di trasmettere loro competenze comunicative orientate alla soluzione, per poi verificare eventuali cambiamenti nella pratica clinica.
Non parliamo dunque direttamente di psicoterapia, ma di una formazione volta a fornire le skills necessarie al miglioramento della comunicazione tra operatore e paziente, con una propensione alla soluzione, alle risorse e agli aspetti positivi piuttosto che al problema.
I partecipanti (16 infermieri professionali appartenenti a varie strutture sanitarie) sono stati suddivisi (appositamente) in piccoli gruppi e hanno effettuato la formazione tra maggio e luglio 2000.
Questi ultimi hanno considerato la “formazione SFBT” (Solution Focused Brief Therapy) come un utile framework per migliorare le competenze comunicative, evidenziando un cambiamento significativo nella loro disponibilità ad interagire con i pazienti. Cambiamenti che si sono verificati senza modificare l’ambiente in cui lavoravano.
Gli intervistati hanno inoltre indicato come le tecniche SFBT apprese, potrebbero consentire loro un impegno maggiore con i pazienti, un maggiore coinvolgimento, una maggiore vicinanza e allo stesso tempo un minor costo emotivo.
La SFBT può essere considerata come un valido supporto nella formazione professionale, in quanto fornisce una struttura e un kit di strumenti facilmente comprensibili e utilizzabili, volti principalmente all’empowerment della persona, in armonia con i valori e le culture professionali di riferimento
Dott. Pier Paolo D’Alia
Psicologo
Specializzando in Psicoterapia Strategica Integrata
Terapie brevi
Terapia a Seduta Singola
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Info
- link: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1046/j.1365-2648.2001.01979.x
- riferimenti: