Come si può ottenere il massimo da ogni singola seduta?

Come è stato più volte detto, la Terapia a Seduta Singola è un modello in grado di massimizzare l’efficacia di ogni singolo incontro.

Ma come si arriva a questo traguardo? Quali strumenti sono stati implementati nel tempo e sono utilizzati oggi per ottenere il massimo da ogni seduta?

Vediamoli nel dettaglio.

Il pre-trattamento

Come sappiamo la persona può ottenere notevoli benefici fin dalla prima seduta ma, per ottenere questo risultato, terapeuta e paziente devono prepararsi per affrontare nel modo migliore la seduta.

Quindi come può il terapeuta prepararsi per ottenere il massimo dall’incontro?

Ci sono due aspetti fondamentali che il terapeuta deve avere in mente quando si approccia ad una seduta di Terapia a Seduta Singola.

Il primo riguarda il contesto, cioè il momento in cui il terapeuta introdurrà il paziente alla Terapia a Seduta Singola.

Il secondo sono le manovre, ossia il contenuto che il terapeuta veicolerà al paziente prima di iniziare la seduta.

Per quanto riguarda il contesto la preparazione della seduta può avvenire in diversi momenti. Vediamo i principali:

  • Prima della seduta, durante il colloquio telefonico,
  • Subito prima della seduta, con un breve questionario,
  • All’inizio della seduta stessa, con un colloquio faccia a faccia con il paziente.

Il contatto telefonico

 Il contatto telefonico è uno dei passaggi fondamentali di ogni terapia, oltre ad essere il primo vero momento di contatto tra terapeuta e paziente.

Nell’ambito della Terapia a Seduta Singola assume una funzione ancora più importante se viene usato come preparazione per l’incontro stesso.

Stabilito il giorno ogni terapeuta, attraverso il proprio stile comunicativo, userà questo momento per raccogliere le informazioni ritenute salienti con l’obiettivo di preparare il paziente a ciò che accadrà durante l’incontro per trarre il massimo dalla seduta.

In quest’ottica sarà utile per il terapeuta avere un taccuino nel quale prendere appunti su ciò che dirà il paziente.

Il vantaggio di scegliere questo contesto è quello di avere una conversazione con il paziente, anche se solo telefonica.

Lo svantaggio è che necessariamente passerà del tempo tra il colloquio telefonico e la seduta stessa.

Il questionario pre-seduta

Il questionario è uno degli strumenti che si è dimostrato più utile per la Terapia a Seduta Singola e va consegnato al paziente subito prima della seduta, sia se questa si svolge in modalità in presenza che in modalità on-line.

Questa scelta di tempo ha l’importante funzione di rendere il questionario veritiero per il momento presente del paziente, ossia quando il paziente arriva in seduta.

Anche in questo caso non esiste un questionario prestabilito da sottoporre, ma sarà il terapeuta a scegliere gli argomenti più salienti da indagare sempre con l’obiettivo di ottenere il massimo dalla seduta.

Il vantaggio di questo contesto è quello di avere una fotografia del momento presente della persona, subito prima di entrare in seduta.

Lo svantaggio è quello di usare uno strumento esterno, invece che avere una conversazione con il paziente.

L’inizio della seduta

Come ulteriore alternativa si può ritagliare un momento in cui prepararsi alla Terapia a Seduta Singola all’inizio della seduta stessa.

Ci sono, in questo senso, due accortezze principali:

1) Terapeuta e paziente devono distinguere il momento di preparazione dalla seduta stessa,

2) La durata dell’incontro dovrà essere maggiore. Ad esempio 90 minuti invece di 60 minuti.

Il vantaggio di questo contesto è quello di unire la possibilità di un colloquio diretto con il paziente alla possibilità di avere una fotografia presente della sua situazione.

Lo svantaggio è quello di dover occupare un tempo maggiore.

Quali argomenti veicolare

Cosa può essere utile al terapeuta quando si prepara per la seduta in modo che possa aiutare il cliente a ottenere il massimo dal singolo incontro?

Anche in questo caso non c’è un protocollo bene definito, ma è il terapeuta che identifica, caso per caso, le informazioni più utili per poter affrontare la seduta in maniera ottimale .

Il contenuto della comunicazione, inoltre, può essere rimodulato in base al contesto ma dovrebbe includere tre aspetti fondamentali:

  • presentare la possibilità del cambiamento (secondo la Teoria del cambiamento),
  • dare un’anticipazione di quello che accadrà in seduta
  • esplicitare la pratica della “Porta Aperta”.

In aggiunta a ciò vi proponiamo una serie di argomenti tra cui scegliere, in base al singolo caso, proposti da Dryden(2019):

Quali sono i motivi per cui stai cercando aiuto ora? Chi altro è coinvolto?

Quanto velocemente vuoi essere aiutato?

Cosa vorresti ottenere entro la fine della sessione?

Quali tentativi precedenti hai fatto per risolvere il problema e qual è stato il risultato? Utilizzare tentativi utili; scoraggiare i tentativi inutili.

Come hai risolto problemi simili in passato? Suggerire di trasferire strategie di successo per la risoluzione del problema.

Quali punti di forza rilevanti hai che puoi utilizzare nel processo di TSS?

Quali virtù caratteriali hai che ti aiuteranno a ottenere il massimo dal nostro lavoro insieme?

Quali valori importanti hai che potrebbero essere alla base del nostro lavoro?

Come posso aiutarti al meglio quando avremo la nostra sessione faccia a faccia?

Di quali risorse esterne puoi avvalerti per trarre beneficio nella terapia?

Quale musica, letteratura e opere d’arte associ al cambiamento?

Quali preziose lezioni ti hanno insegnato?

Quali principi di vita ti guidano?

Quali modelli o figure influenti potrebbero incoraggiarti a cambiare nel modo che desideri?

Per concludere questo articolo e sottolineare l’importanza della fase di preparazione alla Terapia a Seduta Singola al fine di trarne il massimo beneficio, utilizziamo le seguenti parole di Dryden (2019) che dice:

Come ogni giardiniere sa, è fondamentale preparare il terreno prima di piantare i semi. Se ciò non viene fatto, le erbacce nel terreno non preparato possono compromettere la crescita di questi semi con il risultato che il giardiniere non otterrà dal terreno quanto otterrebbe se fosse adeguatamente preparato (p. 90).

 

Scarica gratis l'ebook sulle Terapie Brevi

 

Bibliografia

Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a Seduta Singola: Principi e pratiche. Giunti Editore.

Dryden, W. (2019). Single – Session Therapy. Routledge.

Hoyt, M. F., & Talmon, M. (Eds.). (2014). Capturing the moment: Single session therapy and walk-in services. Crown House.

Talmon, M. (1990). Single-session therapy: Maximizing the effect of the first (and often only) therapeutic encounter. Jossey-Bass