Cos’è il mindset? Definizione e caratteristiche

Il termine mindset si differenzia da quello di mentalità.

Per mentalità si intende il modo in cui la persona interpreta, sente e valuta le cose (Cannistrà F., Piccirilli F. 2018).

Per mindset, invece, si intende un atteggiamento mentale o inclinazione della persona, le cui convinzioni influenzano sia le azioni da seguire che le decisioni da prendere (Cannistrà F., 2022).

Si può fare una prima distinzione tra mindset statico e mindset dinamico.

Con il primo si intende l’atteggiamento di una persona che non crede di poter cambiare. Decide di lasciare le cose come stanno e non si impegna nel cambiamento (Santori S., 2021).

Coerentemente, queste persone credono che il talento sia innato e che le esperienze di vita servono per dimostrare questo talento.

Tutto ciò porta conseguentemente ad una considerazione negativa del fallimento, che deve essere in qualunque modo evitato (Cannistrà F., Piccirilli F., 2018).

Con mindset dinamico, al contrario, si intende un atteggiamento orientato alla possibilità di cambiamento, crescita e miglioramento.

La persona crede che le sue qualità possano essere sviluppate e migliorate con l’impegno, l’apprendimento e l’esercizio (Santori S., 2021).

La sfida e le critiche sono considerate come opportunità di crescita e il fallimento un’occasione di sviluppo (Cannistrà F., Piccirilli F., 2018).

Sviluppare un mindset dinamico è possibile

Gli studi degli ultimi anni sulle neuroscienze hanno confutato l’idea che il cervello smettesse di svilupparsi arrivati a un certo punto della vita.  È stata infatti scoperta la cosiddetta plasticità cerebrale.

Secondo tale meccanismo cerebrale il cervello si modifica sulla base dell’uso che ne facciamo.

Come conseguenza di ciò, il cervello sperimenta uno sviluppo di connessioni nuove, un rafforzamento di quelle esistenti e un aumento di velocità nella trasmissione degli impulsi grazie alla mielina.

Allo stesso modo del cervello, si è ipotizzato che il mindset, o atteggiamento mentale, debba essere allenato nel tempo in modo adeguato.

I neuroscienziati si sono quindi domandati se sia possibile cambiare il mindset e in che modo.

Secondo Dweck l’essere convinti che le proprie qualità siano scolpite nella pietra, tipico di un mindset statico, conduce a certi pensieri e azioni. Allo stesso modo, essere convinti che le proprie qualità siano coltivabili, tipico di un mindset dinamico, conduce a pensieri e azioni completamente diverse.

Il passaggio da un mindset all’altro cambia quindi i pensieri delle persone e le azioni che mettono in atto. Allo stesso modo cambia la definizione, il significato e l’effetto del fallimento, in quanto un mindset dinamico è associato a maggiore resilienza e perseveranza.

Tutto ciò ha dato il via a vari studi che dimostrano come sia possibile aumentare la motivazione e i risultati tramite un cambiamento di mindset da fisso a dinamico (Catauro I., 2020).

Mindset tipico della Terapia a Seduta Singola

In base all’approccio terapeutico utilizzato, il terapeuta mostrerà un tipo di mindset piuttosto che un altro e risponderà in modo diverso a domande inerenti, per esempio, la durata della terapia e il numero minimo e massimo di sedute. Così come presenterà credenze diverse su chi stabilisce l’obiettivo della terapia e sull’assegnazione o meno di compiti.

Ad esempio, in un percorso di Psicoanalisi i cambiamenti rapidi possono generare sospetto nel terapeuta. Al contrario, nella Terapia a Seduta Singola il terapeuta deve credere che il cambiamento sia possibile anche in poco tempo.

Secondo Hoyt (2017): “Il modo in cui guardiamo influenza ciò che vediamo e ciò che vediamo influenza ciò che facciamo, in continuazione” (Cannistrà F., 2022).

In Terapia Breve è importante esibire un mindset dinamico in quanto il terapeuta deve essere aperto alle sfide e al cambiamento.

In particolare, il mindset a Terapia Singola presenta elementi e atteggiamenti peculiari.

  • Idea di avere a disposizione un’intera ora
    Il terapeuta deve partire dall’idea di avere un’ora intera a disposizione e che in questa ora è possibile che si verifichino cambiamenti significativi. Questo spinge chiaramente il terapeuta verso una maggiore concentrazione e motivazione, necessarie per una seduta di questo tipo.
  • Mantenere il focus
    È importante che il terapeuta sia focalizzato sull’obiettivo stabilito insieme al paziente cercando di ottenere il massimo da quella seduta ma sapendo che, se necessario, quello non sarà l’unico incontro.
  • Mettere la persona al centro
    Il terapeuta deve considerare la persona come attiva nel processo terapeutico. Deve porsi in una posizione di co-operazione, in quanto la persona sa meglio di chiunque altro di cosa necessita per stare bene.
  • Aspettarsi il cambiamento
    Questo perché il cambiamento è inevitabile e spesso veloce. Inoltre, le aspettative del terapeuta sul cambiamento della persona sono comunicate e influenzano anche l’atteggiamento di quest’ultima.
  • Grandi problemi non richiedono grandi cambiamenti
    In tal senso, il terapeuta deve essere consapevole che non servono necessariamente grandi cambiamenti per risolvere un problema importante ma spesso sono proprio i cambiamenti più semplici a poter fare la differenza.
  • Concepire ogni incontro come completo in sé
    Concepire ogni incontro come un processo verticale, anche in caso di sedute ulteriori.
  • Fare un passo alla volta e non correre
    Si deve iniziare con operazioni semplici per poi arrivare, se necessario, a operazioni più complesse.
  • Identificare, evidenziare ed enfatizzare le risorse e i punti di forza
    In quanto le persone possono utilizzare le proprie risorse e i propri punti di forza per superare la gran parte delle situazioni (Cannistrà F., Piccirilli F., 2018).

Conclusioni

L’avere un mindset statico può rappresentare un punto di partenza per svilupparne uno dinamico sulla base del concetto di plasticità del nostro cervello.

In particolare, lo sviluppo di un mindset dinamico risulta necessario nell’approccio alla Terapia a Seduta Singola, la quale si basa proprio su un atteggiamento peculiare del terapeuta nei confronti del paziente e della seduta.

 

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Riferimenti bibliografici

Cannistrà F. (2022). The Single Session Therapy Mindset: Fourteen Principles Gained Through an Analysis of the Literature. International Journal of Brief Therapy and Family Science. Vol. 12, No.1, 1-26

Cannistrà F., Piccirilli F. (2018). Terapia a seduta singola. Principi e pratiche. Firenze. Giunti Psychometrics

Hoyt, M. F. (2017). Brief Therapy and Beyond: Stories, Language, Love, Hope, and Time. New York. Routledge.

Santori S. (2021). Mindset per cambiare. Milano. Unicomunicazione

https://www.mezzogiornoitalia.it/il-mindset-approccio-statico-e-dinamico/ (consultato in data 21/10/2022)