Il comportamento e gli atteggiamenti sessuali sono influenzati dalla cultura di appartenenza.

In alcune culture la sessualità è vista come una parte importante del benessere e del piacere che una persona può provare, mentre in altre è considerata rilevante solo ai fini della procreazione (Bhugra et al., 2010)

Nella sua manifestazione più funzionale, la sessualità costituisce un ambito in cui le persone si sentono profondamente vicine una all’altra e unite dalla condivisione del piacere.

La sessualità influenza in parte anche il concetto che si ha di sé, dunque quando emergono problemi sessuali essi possono avere effetti negativi sulla propria autostima e sulle proprie relazioni.

Quali sono i disturbi sessuali che interferiscono con il piacere sessuale?

I disturbi sessuali possono coinvolgere una o più fasi della risposta sessuale, vi possono essere disturbi riguardanti la sfera del desiderio, dell’interesse e dell’eccitazione sessuale.

Il disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile, in questo caso le donne sperimentano una persistente carenza di interesse sessuale, di eccitazione fisiologica o soggettiva e ridotte fantasie sessuali.

Invece, nel disturbo del desiderio sessuale ipoattivo maschile, l’uomo tende ad avere una carenza o un’assenza di fantasie e impulsi sessuali.

Esiste, poi, il disturbo erettile, in cui gli uomini sperimentano persistente incapacità di raggiungere o di mantenere un’erezione fino al completamento dell’attività sessuale.

Altri disturbi possono coinvolgere la fase dell’orgasmo.

Le donne possono manifestare, il disturbo dell’orgasmo femminile. Esso è caratterizzato da una difficoltà costante a raggiungere l’orgasmo, all’ assenza dell’orgasmo oppure alla riduzione dell’intensità delle sensazioni orgasmiche.

Le donne differiscono nella loro soglia dell’orgasmo. Alcune potrebbero raggiungere l’orgasmo più rapidamente e senza molta stimolazione clitoridea, altre potrebbero aver bisogno di una stimolazione clitoridea più prolungata.

Negli uomini vi sono due disturbi dell’orgasmo:

  • Eiaculazione precoce, tendenza a eiaculare durante l’attività sessuale con un/una partner entro un minuto dall’inizio dell’attività sessuale.
  • Eiaculazione ritardata, vi è un accentuato ritardo, infrequenza o assenza dell’orgasmo in almeno 75% delle occasioni sessuali. Spesso gli uomini riferiscono difficoltà o incapacità ad eiaculare nonostante vi è una stimolazione sessuale ed anche un desiderio di eiaculare.

Ed infine vi sono i disturbi del dolore genito -pelvico e della penetrazione come la dispareunia e il vaginismo.

Dispareunia: è un dolore genitale costante o ricorrente durante i tentativi di penetrazione o durante la penetrazione completa vaginale nel rapporto sessuale.

Vaginismo: è una difficoltà ricorrente o costante della donna ad accettare la penetrazione vaginale del pene, di un dito o di un oggetto, nonostante l’espresso desiderio della donna di farlo. Ad esso spesso è associato un evitamento fobico e una paura anticipatoria del dolore.

Come trattarli?

La risoluzione dei disturbi sessuali è agevolata dal fatto che il comportamento sessuale è fortemente stimolato dalla natura umana.

Secondo Nardone e Rampin (2013), i disturbi sessuali si verificano quando la persona si sforza volontariamente a controllare o provocare reazioni che sono “naturali”.

Per una funzionale espressione di comportamenti sessuali è necessario un equilibrio fra autocontrollo e perdita di controllo.

“Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo” (Paulo Coelho)

Il trattamento d’elezione per i disturbi sessuali in assenza di cause organiche è la psicoterapia. In questo percorso, il terapeuta lavorerà con la persona sulle tentate soluzioni che mette in atto e che mantengono il problema.

Nel caso in cui la persona cerchi volontariamente di procurarsi delle reazioni o sensazioni che per definizione sono naturali e non dipendono dalla volontà, le si prescriverà di evitare tutto ciò che secondo la sua visione dovrebbe procurare la sensazione o reazione desiderata.

Nel caso che la persona eviti tali sensazioni e reazioni spontanee o viva il piacere come qualcosa da cui deve scappare in quanto irresistibile, le si chiederà di cedere a piccole dosi a delle tentazioni.

Ricordandole che se se lo concederà potrà anche rinunciarci, se invece resiste sarà irrinunciabile. Questo le permetterà di diventare sempre più consapevole che non succederà nulla di grave se si lascerà andare.

Tutto ciò fa sì, che queste sensazioni siano meno pervasive ed emotivamente meno disturbanti permettendole di vivere la sessualità in modo più funzionale.

In conclusione, come ci ricorda Friedrich Nietzsche:

“Senza piacere non vi è vita; la lotta per il piacere è la lotta per la vita.”

 

Bibliografia

American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (DSM-5®). American Psychiatric Pub.

Bhugra, D., Popelyuk, D., & McMullen, I. (2010). Paraphilias across cultures: Contexts and controversies. Journal of sex research47(2-3), 242-256.

Nardone, G., & Rampin, M. (2013). La mente contro la natura: terapia breve strategica dei problemi sessuali. Ponte alle Grazie.