Il tratto che maggiormente distingue, a livello di pratica clinica, l’approccio strategico dagli altri approcci psicoterapeutici è senza dubbio l’utilizzo deliberato di un tipo di comunicazione suggestiva e ipnotica.

Uno dei tratti distintivi del terapeuta strategico dunque risiede nel fatto che lo stesso si sforza non solo di comprendere in modo globale le aspettative, le paure, le speranze, i pregiudizi, in breve, l’immagine del mondo del suo paziente, ma presta attenzione anche al suo linguaggio e ne fa uso nelle sue comunicazioni.

Nonostante si possa affermare con certezza che esistano delle tecniche comunicative realmente utili nel lavoro con i pazienti ed in grado di sbloccare in breve tempo situazioni problematiche e spesso persistenti, crediamo che ogni terapeuta debba confrontarsi principalmente con le proprie caratteristiche e attitudini personali in ambito clinico.

Come insegnano i docenti dell’Istituto Icnos- Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Sistemico-Strategica, così come non esiste un metodo standard di intervento per tutti i pazienti che incontriamo nel nostro lavoro quotidiano, così non esistono tecniche o strategie calzanti in modo indistinto su ciascun terapeuta.

A partire da queste considerazioni, di seguito vi proponiamo alcune tecniche comunicative distintive dell’approccio di psicoterapia Strategica, utili in ambito clinico.

Tecnica della confusione

Vene usata tipicamente per fronteggiare situazioni particolarmente difficili, come ad esempio quei casi in cui i pazienti sembrano sapere tutto e spiegano tutto in maniera stringente e logico-razionale, senza lasciar apparentemente spazio all’interlocutore.

Nello specifico si tratta di proporre una serie rapida di domande ed affermazioni assurde ed assolutamente non pertinenti al contesto della discussione in corso, ma con atteggiamento serio e solenne. Subito dopo aver provocato stupore nella mente della persona, tramite tale assurda ma seriosa comunicazione, si dà un messaggio preciso e realmente attinente alla situazione. La persona si aggrapperà subito a tale primo contenuto, dotato di senso logico, in una catena di cose assurde e illogiche ma presentate come se fossero piene di significato profondo.

Illusione di alternative

Questa tecnica è particolarmente utile quando si deve prescrivere un compito o qualcosa in generale al paziente che si teme sia ritenuto dallo stesso troppo difficile. La tecnica si esprime nell’assegnare la possibilità di scelta tra due diversi compiti da eseguire: il primo, molto ansiogeno e sicuramente ritenuto impossibile dal paziente, il secondo sempre meno ansiogeno e più attuabile.

Nel momento in cui il terapeuta assegna il primo compito al paziente, in realtà sa bene che quest’ultimo lo rifiuterà e quindi sarà costretto ad accettare il secondo compito anche se lo ritiene difficile, in quanto è sempre meglio del primo. In realtà si tratta di un artificio del terapeuta che fa si che il paziente si assuma l’impegno ad eseguire qualcosa che, se fosse stato assegnato come unico possibile compito, probabilmente sarebbe stato rifiutato perché ritenuta una richiesta eccessiva.

Ristrutturazione. Questa tecnica terapeutica è una delle tattiche comunicative più utilizzate nell’approccio strategico. Ristrutturare significa ricodificare le immagini e percezioni della realtà del paziente fornendogli punti di vista differenti sul problema esposto. Nel fare questo è importante che il terapeuta non adotti un atteggiamento oppositivo nei confronti del paziente, atteggiamento che potrebbe provare irrigidimento. Al contrario è utile procedere attraverso l’esplicitazione di dubbi ipotetici attraverso un linguaggio evocativo mediante il quale condurre alla modifica del sistema percettivo e cognitivo del paziente.

Ristrutturare una visione del mondo nel modello strategico non corrisponde affatto a fornire una interpretazione poiché il terapeuta non cambia il significato di quello che il paziente riferisce

Metafore e aforismi

Raccontare aneddoti o storie oppure citare aforismi, offre l’opportunità di comunicare messaggi sfruttando la proiezione e l’identificazione, che di solito una persona attua nei confronti di personaggi e situazioni di un racconto di una metafora o di un aforisma.

Usando questa tecnica si disseminano suggestioni all’interno di un racconto che non coinvolge direttamente il paziente quindi si comunica in forma indiretta e velata il messaggio che si vuole inviare.

 

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                                                                                                                                                                                    Simonetta Bonadies
                                                                                                                                                                               Psicologa, Psicoterapeuta
                                                                                                                                                                                 Team dell’Italian Center
                                                                                                                                                                             for Single Session Therapy

 

                                                                                                                                                                                                          

Bibliografia

  • Cannistrà F., Piccirilli F., Terapia a Seduta Singola. Principi e pratiche. Giunti editore (2018).
  • Nardone G., Suggestione, Ristrutturazione, Cambiamento. L’approccio strategico e costruttivista alla psicoterapia breve. Giuffrè Editore, Milano (1991).
  • Watzalawick P. Il linguaggio del cambiamento. Elementi di comunicazione terapeutica. Universale Economia Feltrinelli/saggi (2017).

 

 

 

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