Terapia Centrata sulla Soluzione: le origini

La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione (acronimo inglese SFBT Solution Focused Brief Therapy) è un approccio di intervento sviluppato da Steve de Shazer (1985, 1988) e Insoo Kim Berg (1994; De Jong e Berg, 1997), con ulteriori validi approfondimenti forniti da diversi collaboratori.

Come il nome lascia intendere, l’attenzione è incentrata sulle soluzioni, su ciò che funziona per il cliente. È un modello “post-strutturale” (de Shazer e Berg, 1992), un punto di vista non normativo e costruttivista che enfatizza l’utilizzo del linguaggio nella costruzione sociale della realtà. Riconosce il potere della soggettività ed opera con il presupposto che i clienti, a volte, con un valido supporto, abbiano la competenza e la creatività per cambiare prospettive e aprire nuove possibilità di esperienza e interazione.

Il ruolo del terapeuta

I terapeuti centrati sulla soluzione lavorano sul presente ed evitano le tradizionali categorie diagnostiche e le nozioni preconcette di cosa possa essere salutare/non salutare o funzionale/disfunzionale per un particolare individuo, coppia o famiglia.

Essi incontrano i clienti lì dove si trovano (iniziando spesso la seduta chiedendo “Cosa ti ha portato qui?” o “Quali sono le tue migliori aspettative riguardo a questa seduta?”).

Come insegnano i docenti di ICNOS – Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Breve Sistemico-Strategica, il terapeuta dà suprema importanza alle esperienze del cliente, ai suoi obiettivi, idee, valori, motivazioni e punti di vista che vengono accettati con rispetto come validi e reali.

Mentre qualche discussione sul passato dà al cliente la sensazione di essere ascoltato e riconosciuto, e fornisce un’opportunità per esplorare le sue idee su ciò che potrebbe essere d’aiuto, oltre a prendere in esame i successi passati e le eccezioni al problema, la spinta che fornisce al paziente il terapeuta centrato sulla soluzione è orientata dal presente verso il futuro.

 

Le abilità del Terapeuta Centrato sulla Soluzione

La Terapia Centrata sulla Soluzione tipicamente si conclude quando i clienti si sentono soddisfatti del fatto che il loro obiettivo sia stato adeguatamente raggiunto.

Lo scopo, quindi, è far uscire il cliente dalla terapia spingendolo a vivere la sua vita attivamente.

Si tratta di un’attitudine che Steve de Shazer (1991) spiegava affermando “In meno sedute possibili, neanche una più del necessario”, per puntualizzare il minimalismo di questo modo di fare terapia.

Un’attitudine questa che richiede indubbiamente abilità ben precise del terapeuta.

Eccone di seguito alcune necessarie alla realizzazione di un intervento terapeutico breve e orientato alla soluzione:

  1. Influenzare il modo in cui il paziente guarda al suo problema in modo tale da guidarli verso la soluzione dello stesso (Berg e Miller, 1992).
  2. Non rimane impantanato in “discorsi sul problema” ma si orienta verso la soluzione attraverso domande ed enfatizzando attentamente le risposte dei clienti, al fine di mettere in evidenza una realtà positiva che faciliti il raggiungimento degli obiettivi.
  3. Aiutare i clienti a costruire nuove percezioni e significati attraverso l’uso della direttività con la quale incoraggia i clienti a vedere le cose in modo differente ma senza fornire risposte.
  4. Fungere da esperto facilitatore, aiutando i clienti ad utilizzare al meglio le proprie risorse personali.
  5. Non esplorare argomenti non necessari ma si lascia guidare dal cliente e da ciò che per lui è importante in quel determinato momento.
  6. Assumere la posizione del “non sapere”, permettendo ai clienti di essere gli “esperti”, piuttosto che essere lui il classico terapeuta che dice loro cosa è davvero sbagliato e come risolvere il problema.

Per conoscere meglio il modello della Terapia Breve Centrato sulla Soluzione partecipa al prossimo Open Day di Istituto Icnos il prossimo 25 Maggio a Roma.

 

                                                                                                                                                                                   Simonetta Bonadies
                                                                                                                                                                               Psicologa, Psicoterapeuta
                                                                                                                                                                                 Team dell’Italian Center
                                                                                                                                                                             for Single Session Therapy
 

Bibliografia

  • Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a seduta singola: Principi e pratiche. Firenze: Giunti Editore.
  • Hoyt, M.F. (2018). Psicoterapie Brevi: Principi e Pratiche. CISU editore.
  • O’Connel B., Palmer S. (2014). Manuale di Terapia Breve Centrato sulla Soluzione. Libriliberi editore.

 

 

 

 

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