Con questo articolo voglio fare luce su una metodologia di intervento molto  minimalista e elegante che viene utilizzata all’interno della terapia centrata sulla soluzione.

Si tratta del fare complimenti e affermare cose positive che la persona sta già facendo nel tentativo di risolvere il problema.

A cosa servono i complimenti?

I complimenti nelle sessioni di terapia servono a sottolineare e convalidare ciò che il cliente sta facendo che sta funzionando che i loro clienti hanno identificato.

Oppure fare luce su alcune soluzioni precedenti o eccezioni al problema, i terapeuti invitano gentilmente i clienti a fare di più di ciò che ha funzionato in precedenza.

I terapisti e i consulenti centrati sulla soluzione soluzione sono spesso chiamati ad intervenire in situazioni dove c’è un problema  e qualcosa deve essere cambiato.

Questa tendenzialmente può mettere il terapeuta in uno mindset centrato sul problema e allo stesso modo mette il terapeuta in una prospettiva di individuare i deficit che la persona potrebbe avere in  relazione a quel problema.

Cosa accade nella Terapia Breve Centrata sulla Soluzione?

Nella terapia breve centrata sulla soluzione  i professionisti vengono disincentivati ad aprire un processo centrato sul problema e di rendere la conversazione più piacevole, positiva, speranzosa  e, soprattutto, orientata alle risorse della persona.

Infatti attraverso l’utilizzo dei complimenti si fa l’opposto di ciò che normalmente si fa all’interno di un percorso di problem solving.

Si fa luce sulle risorse della persona e attraverso il complimento si impacchetta il riconoscimento e la funzionalità di quella risorsa, rendendo allo stesso tempo la conversazione orientata ad un futuro migliore.

Un modo per raggiungere questo obiettivo è questa esperienza terapeutica è proprio quella di farla attraverso l’utilizzo dei complimenti.  È una cosa che può sembrare apparentemente banale ma è molto utile e permette di fare luce sulle risorse che la persona non vede perché appunto è incastrata in un processo di problem solving.

Quali complimenti fare in terapia?

Esistono diversi tipi di complementi: diretti e indiretti.

Complimenti diretti

Queste due forme possono essere scelte in base alla situazione e alle caratteristiche del terapeuta in base a quanto si sente comodo con questa metodologia di intervento

I complimenti diretti implicano l’osservazione di ciò che sembra essere utile o ha portato successo nei clienti e quindi, pensando che queste osservazioni possano essere utili per portare alla consapevolezza dei clienti, farlo con dichiarazioni dirette.

Ad esempio, “posso vedere dal modo in cui parli a tuo figlio che sei una madre premurosa“.

Tali affermazioni sono osservazioni e interpretazioni sincere di cui i clienti potrebbero non essere stati consapevoli e talvolta hanno difficoltà ad accettare.

Complimenti indiretti

I complimenti indiretti vengono suscitati dai clienti ponendo loro domande dal punto di vista di coloro che sono familiari ai clienti.

Ad esempio viene chiesto: “Quali sono 3 caratteristiche positive che una persona  potrebbe individuare in te?”  

Oppure i complementi indiretti sono spesso trasmessi sotto forma di domande dai toni di apprezzamento del tipo “Come hai fatto?”

Una volta fatte emergere queste caratteristiche le si restituiscono come un complimento circa qualcosa che la persona sa fare.

L’autocompiacimento

Esiste anche una terza forma di complimento che è quella dell’autocompiacimento.  L’autocompiacimento è un mix tra un complimento diretto e un complimento indiretto.

Si invita la persona ad osservarsi dall’esterno in terza persona: si deve osservare  e si deve complimentare di qualcosa che sa fare o ha fatto.

Convalidare ciò che i clienti stanno già facendo bene e riconoscere quanto siano  importanti  per la crescita personale li incoraggia a  continuare ad andare in quella direzione e allo stesso tempo trasmette il messaggio che il terapeuta ha ascoltato (cioè capisce) e si preoccupa.

I complimenti nelle sessioni di terapia servono a sottolineare e convalidare ciò che il cliente sta facendo che sta funzionando.