Le persone si rivolgono al terapeuta perché sono insoddisfatte di se stesse, della propria situazione, dei loro comportamenti o dei loro pensieri, ma soprattutto perché non riescono a migliorare da sole queste condizioni. Tuttavia però come affermava Milton H. Erickson: “Dentro di noi, possediamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per far fronte alle nostre sfide evolutive”. Per questo motivo in ogni seduta è di aiuto rimandare alla persona il valore delle sue risorse, e ad aiutarla a immaginare cosa c’è oltre il problema.

Cosa significa lavorare con le risorse del paziente?

Ogni paziente ha necessariamente delle risorse, ma molto spesso esse vengono perse di vista. Perciò lo scopo del processo è quello di portare il paziente a ricordare che ciò di cui ha bisogno è già dentro di lui. Infatti notare e sottolineare i punti di forza di un paziente significa aiutarlo a visualizzare il suo futuro, mediante l’uso delle sue risorse, in maniera diversa rispetto al suo problematico presente. Come affermava il filosofo Pascal: “Di solito, ci si convince meglio con le ragioni trovate da sé stessi che non con quelle venute in mente ad altri”. Perciò gran parte della seduta dovrebbe essere spesa per far si che le persone siano guidate nel trovare il loro modo di risolvere il problema mediante le loro potenzialità.

Quali sono le risorse del paziente?

Le risorse possono essere interne o esterne. Quelle interne sono: cognitive, emotive, attitudinali, comportamentali. Le risorse esterne invece sono: la famiglia, gli amici, il lavoro, la realtà sociale.
Almeno una volta nella vita queste risorse sono state utili strumenti per risolvere altre tipologie di problemi, pertanto se hanno già funzionato in passato, potrebbero funzionare di nuovo. Per questo motivo il terapeuta sposta l’attenzione del paziente sulle sue risorse, ma oltre a ciò bisogna avere un’ottica operativa, ovvero capire come sono state usate in passato e come usarle nella situazione attuale. Una domanda utile per capire ciò potrebbe, ad esempio, essere: “Cosa hai fatto in quelle situazioni?”.

Come trovare le risorse del paziente?

Due interessanti tecniche per trovare le risorse del paziente sono:

– La tecnica del problem-free talk

– La tecnica della scala.

Nella tecnica del problem free-talk si mette in atto una conversazione “senza problemi”, quindi il terapeuta, piuttosto che focalizzarsi sul problema, che il paziente ha portato in terapia, si concentra sui punti di forza e sugli aspetti positivi del paziente. Per improntare questa tipologia di conversazione possono essere usate vari tipi di domande, come ad esempio: “Raccontami di te”, “Come passi la giornata?”. Questa tecnica è utile soprattutto nella prima seduta, perché il terapeuta necessita di informazioni sul paziente, e perché sviluppa il rapporto terapeuta-paziente, diminuendo la tensione del primo incontro. Mediante la conversazione si andrà a coltivare il terreno sul quale costruire il lavoro terapeutico e si andranno a trovare le risorse del paziente sulle quali lavorare per la risoluzione del problema.

Nella tecnica della scala, invece, si chiede al paziente dove si posiziona, rispetto al suo problema, su una scala da 0 a 10, dove 10 è la risoluzione e 0 è il fondo più profondo che egli abbia mai toccato. In base a dove esso si posiziona il terapeuta chiederà perché si trova lì e non in una posizione inferiore. Ciò permette di far notare al paziente cosa gli fa dire che non si trova in un gradino più basso e cosa sta facendo per non stare in un gradino più basso. Con questa tecnica la persona comprende cosa sta già facendo di utile e quali sono le sue risorse, che già si mostrano efficaci per risolvere il problema. La persona, quindi, elenca i punti di forza che già possiede.

Bibliografia

Bohart, A. C. & Tallman, K. (1999). How Clients Make Therapy Work: The Process of Active Self-Healing. Washington, DC: American Psychological Association.

Cannistrà, F., & Piccirilli, F. (2018). Terapia a seduta singola: Principi e pratiche. Firenze: Giunti Editore

Nardone G., Problem solving strategico. L’arte di trovare soluzioni a problemi irrisolvibili (2009), Ponte delle Grazie

Nardone G., Psicosoluzioni. Come risolvere rapidamente i più complicati problemi della vita (2000), BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

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